domenica 28 settembre 2014

Una Corsa verso Casa ... 1176 volte grazie


Questa mattina, compiendo a ritroso il percorso della Corsa verso Casa in bicicletta, per recuperare le ultime frecce segnaletiche rimaste, è stato inevitabile ripercorrere il tragitto iniziato a marzo e conclusosi nel tripudio di ieri sera. Mesi intensi, che hanno trasformato un'idea estemporanea in un progetto concreto. Che ho visto crescere, prendere forma e sostanza, per poi sfociare in una bellissima festa.


1176
E' il numero degli iscritti transitati sotto l'arrivo del Policlinico. Un'affluenza che ci ha frastornato di soddisfazione. 
Tanti, tantissimi amici a condividere con noi la passione per la corsa ed un messaggio sociale nel quale crediamo sia giusto investire.


Ho corso il corto, sui 2k, con Francesca ed i bimbi. E' stato divertente osservare il Policlinico indossare una veste così diversa dal solito. Il lungo rettilineo della partenza, sarà stata la gente o il tramonto di una giornata atmosfericamente di grazia, mi è sembrato davvero suggestivo. Così come il lungo curvone normalmente dedicato alla linea filoviaria. Qualcosa da rivedere nell'area parcheggio davanti al lotto della Casa di Fausta, ma nessun intoppo clamoroso.
Poi sono iniziati ad arrivare i runners del "lungo" e, insieme a loro, i tanti bei giudizi sul tratto di percorso nel Parco della Resistenza. Un intero giro di parco che amo molto e che credo sia valso tutta la difficoltà organizzativa dell'attraversamento di via Vignolese nell'ora di punta di venerdì sera.
Le immagini della zona arrivi, le file composte al ristoro ed ai premi, i visi sorridenti di podisti e non, sono fotogrammi che continuano a ruotarmi negli occhi anche ad un giorno di distanza. E a farmi star bene.

Al di là del risultato in termini di affluenza, la cosa che ci ha fatto maggiormente felici è stato il clima di festa che si è respirato per qualche ora in via del Pozzo. Perché questa Corsa verso Casa voleva essere prima di tutto un momento di aggregazione ed un evento di sensibilizzazione verso un progetto speciale. Credo fermamente nel fatto che la Corsa sia uno degli strumenti più idonei a veicolare entrambi i messaggi ed è stato bello vedere che Modena ha saputo rispondere in questa splendida maniera, oltre le nostre più rosee aspettative. Ripaga della fatica e rafforza l'entusiasmo. Quello su cui dovremo fare affidamento se vorremo dare un seguito ai tanti auspici di un "arrivederci alla prossima edizione".
Ci ragioneremo, perché occorrerà limare qualche aspetto, sia di percorso che organizzativo. Di data e di collocazione settimanale. Ma questi sono argomenti di là da venire. 
Il mio pensiero, adesso, va a tutti quelli che ci hanno supportato in questi mesi e nello sprint finale di questa ultima settimana. 

Al Policlinico in primis, che ha dato pieno supporto alla manifestazione, sia a livello istituzionale che sul piano pratico, con il prezioso lavoro del personale tecnico e dell'area comunicazione. Che dare ad un ospedale un "assetto da corsa" in un giorno feriale è roba tosta.
Al Comune, che ha sposato l'idea patrocinando la corsa e dandole pieno presidio con la disponibilità del Corpo di Polizia Municipale, sia in fase di definizione dei percorsi che durante lo svolgimento della gara.

A Seta ed aMo, che ci hanno permesso una passerella trionfale ed in piena sicurezza nella zona nevralgica del percorso, consentendoci di transitare davanti al lotto della Casa di Fausta senza gravare sulla delicata area del Pronto Soccorso.
Agli amici del Gruppo Solidarietà di Tetra Pak, che hanno creduto e dato linfa vitale al progetto, assieme ad Unipol e a Casa Modena.

A tutti i nostri volontari ed alle ragazze della segreteria di ASEOP, che si sono tuffati con entusiasmo in un mondo tutto nuovo, presidiando il percorso, gestendo le iscrizioni e la consegna premi (non sono state sufficienti le 1000 sacche ordinate. Brutta, ma anche bella notizia, in fondo. Provvederemo a procurarci le restanti, che potranno essere recuperate presso la segreteria Aseop a breve).
A Ivano ed ai ragazzi del Baffo, che, oltre ad una grande collaborazione, mi avevano messo in guardia sul rischio concreto di sforare quota 1000.
Un grazie personale alle podistiche Madonnina e Cittanova, perché senza il loro aiuto, i loro consigli e la loro esperienza, non ce l'avremmo mai fatta. Ma un ringraziamento di cuore anche ad Annalisa del CorriCharitas, a Lucia di inMo.To. e a Mac, agli amici di tutti i giorni, a quelli che non avevano mai indossato le scarpette prima ed a tutte le altre società sportive che hanno risposto presente all'appello, piantando le loro tende ieri nel parcheggio del Policlinico.

Una zona arrivi completata dalla disponibilità della Croce Rossa e dall'ospitalità dell'Hostaria del Pozzo e Circolo USL. Impreziosita infine, dalla presenza di Roberto Brighenti, un amico speciale. E' stato un privilegio, oltre che un grande piacere personale, poter contare sulla sua voce a colorare la scena. Fu proprio lui a darmi i rudimenti di questo strano mondo tanti anni fa in Gazzetta e a farmici appassionare irrimediabilmente. Proprio negli anni in cui ci avvicendammo con Carlo Rispoli sulle pagine del podismo, quando lui si spostò temporaneamente al Carlino. Carlo, che in questi ultimi mesi non aveva mai smesso di incitarmi ad andare avanti in questa avventura, alla quale ieri non riuscivo a capire il perché tardasse a prendere parte.

Mi piace salutarlo così, pensando che anche lui sarebbe stato contento di come è andata.

2 commenti:

  1. É rassicurante sapere che ci sono persone come te e tua moglie che fanno correre (é il caso di dirlo!) così i sogni.
    Grazie per averci fatto volare.
    Alla prossima :-)

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    1. ...questa la prenotiamo come claim promozionale per la prossima edizione!
      Bellissimo, grazie!

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